A collaborare con il nostro parroco ci sono operatori di pastorale che, come consiglieri, prestano il loro servizio di volontariato nei gruppi: CPP (Consiglio di Pastorale Parrocchiale) e CPAE (Consiglio per gli Affari Economici); questi due gruppi trovano la loro origine nel Concilio Vaticano II (1963-1965) dove viene valorizzata e richiesta la dimensione comunitaria e partecipativa di tutti i fedeli, presbiteri e laici, alla vita della Chiesa.
Il CPP è un organismo di comunione e di corresponsabilità nella missione ecclesiale a livello parrocchiale.
Cosa fa il CPP?
- Analizza approfonditamente la situazione pastorale della parrocchia;
- Elabora alcune linee per il cammino pastorale della parrocchia, in sintonia con il cammino pastorale della diocesi.
Come si svolgono i lavori del CPP?
- L’attività del CPP è fatta soprattutto di incontri. Il CPP deve infatti riunirsi almeno quattro volte all’anno. Normalmente le riunioni non sono aperte al pubblico, a meno che non decida diversamente lo stesso Consiglio. Quando la seduta è aperta, coloro che non sono membri del Consiglio vi assistono e possono esprimere un loro parere, anche se in caso di qualche votazione non possono intervenire.
Da chi è composto il nostro CPP?
- il parroco, che è il presidente del Consiglio;
- il diacono che presta servizio in parrocchia;
- la segreteria;
- un rappresentante per ogni gruppo parrocchiale;
- alcuni fedeli designati per elezione.
Chi può essere membro del CPP?
- Possono essere membri del CPP coloro che, battezzati e cresimati, abbiano compiuto i 18 anni e siano canonicamente domiciliati nella parrocchia o operanti stabilmente in essa. inoltre i membri del CPP devono distinguersi per vita cristiana, autentica sensibilità ecclesiale, volontà di impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei problemi della parrocchia.